Architettura industriale in calcestruzzo in Italia

CIA - Concrete Industrial Architecture in Italy: 1950 - 1980 a database for the knowledge | a survey on large panels

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un database per la conoscenza /

con approfondimento sugli involucri a grandi pannelli

stabilimento ARM Italia
/
ARM Italia factory
via pelizza da Volpedo, 107 Cinisello Balsamo MI
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  • Autori Authors

    Angelo Mangiarotti

  • Altri autori Other authors

    Giulio Ballio, Giovanni Colombo, Alberto Vintani

  • Produttore Company

    GRASSETTO - AEDILIA

  • Uso corrente Current use

    sede Geico

  • Condizione corrente Current condition

    ottima

  • Descrizione Description

    Lo stabilimento progettato da Mangiarotti per Armitalia si articola in tre corpi con caratteristiche strutturali diverse. Il primo ed il secondo corpo, destinati agli uffici e ai magazzini, sono a più piani fuori terra e sono impostati su una maglia rettangolare; il terzo destinato all’officina, è di un solo piano fuori terra ed è impostato su una maglia quadrata.

     

    The complex, designed by Mangiarotti for Armitalia, consists of three blocks with different structural characteristics. The first and the second block, intended for the offices and the warehouse, are multi-storey and based on a rectangular grid; the third block, for the production, is single-storey and organised on a squared grid.

     

    Construction

    Tutti gli elementi dell’edificio sono in c.a., gettati in opera con cassaforme riutilizzabili o prefabbricati in stabilimento, trasportati a piè d’opera e successivamente montati.

    All elements of the building are made in reinforced concrete, cast on-site with reusable formwork or prefabricated off-site, transported and then assembled.

     

    Context

    L’edificio era in origine collocato all’incrocio tra due importanti assi viari a nord di Milano e arretrato rispetto alla strada, in modo che fosse evidente da entrambe le direzioni la composizione dei tre distinti volumi di altezze diverse. Le imponenti opere di viabilità realizzate negli ultimi decenni, hanno mutato significativamente il contesto e la percezione dell’edificio.

     

    The building was originally located at the intersection of two main roads in the north of Milan and placed back from the streets, so that the composition of three separate volumes of different heights was visible and clear from both directions. The sizable works on road, carried out in recent decades, have significantly changed the context and the perception of the building.

  • Valutazione Valutation

    Technical

    La struttura è a maglia quadrata con dimensioni di 8.75 x 8,75 m (7M) per il blocco produttivo e a maglia rettangolare di 8,75 x 4,37 per gli altri corpi di fabbrica. La struttura a pilastri e piastre in c.a. è una variante perfezionata del “sistema aperto Arrigoni” del 1965. Le 20 piastre sono realizzate in opera con il riutilizzo dei casseri lignei. Nelle piastre sono ricavati i lucernai con cupolino di perspex e gli alloggiamenti per gli impianti. “L’elemento geometrico comune ai tre blocchi è la facciata, che sporge di 2,5 metri dai pilastri perimetrali con una struttura a sbalzo. Tale soluzione per le facciate ha permesso di unificare la tipologia costruttiva dei pannelli di tamponamento, prefabbricati, ed ha costituito l’elemento condizionante di tutta l’orditura strutturale.

    La copertura dell’area produttiva poggia su pilastri circolari del diametro di 40 cm ed è costituita da 20 piastre che si appoggiano sui quattro lati a travi sagomate che ne continuano la forma. Al centro di ogni piastra c’è un lucernario.

    I pannelli di facciata sono prefabbricati in stabilimento. Sono larghi 1,25 metri (misura che costituisce il modulo base M dell’intero progetto) e hanno uno spessore complessivo di 14 cm (due strati di cls da 6 e 4 cm, e uno strato isolate di 4 cm) e sono irrigiditi da due nervature. Pur essendo di tipi ed altezza differenti – curvi quelli di sommità e di spigolo, piani quelli intermedi – sono unificati per quanto riguarda le dimensioni e i particolari di appoggio. Sono resi solidali con le strutture portanti alla base mediante squadrette montate in opera, mentre sono liberi di scorrere verticalmente in sommità per consentire la dilatazione.

    I pannelli hanno consentito di realizzare l’intera facciata senza la necessità di ulteriori finiture oltre alle sigillature nei giunti con mastice. I pannelli erano già finiti in stabilimento: la superficie esterna incorpora uno strato di graniglia di colore rosa (da aggregati di pietra e mattoni) mentre la superficie interna è intonacata, l’eventuale spazio per il serramento è predisposto nel getto”.
    The structure is organised on a square grid, measuring 8.75 m x 8.75 m (7M), for the production block and a rectangular grid of 8.75 m x 4.37 for the other buildings. The structure, consisting of pillars and plates in reinforced concrete, is a  perfected variant of the “open system Arrigoni” designed in 1965. The 20 plates are cast on-site by reusable wooden formwork. In the plates there are perspex skylights with integrated set up for the systems. “The common geometric element of the three blocks is the facade, which protrudes 2.5 m from the pillars with a cantilevered structure. This solution for the facades allowed to unify the construction type of the cladding prefabricated panels and represent the basic element of all the structural organisation.

    The roof of the production area rests on circular pillars – diameter of 40 cm – and is formed by 20 plates laying on the four sides on beams shaped to continue their form. At the center of each plate there is a skylight.

    The facade panels are prefabricated off-site. They are 1.25 m wide (measure which constitutes the basic module M of the entire project) and have a total thickness of 14 cm (two layers of concrete of 6 and 4 cm, and a 4 cm insulated layer) and are stiffened by two ribs. While being of different types and height – curved shape for the top and edge panels, flat shape for the intermediate ones – they are unified as regards the dimensions and the anchors. They are made integral with the bearing structures by angle brackets at the base, while they are free to slide vertically at the top to allow expansion. The panels allowed to built the entire facade without the need for further finishing, beside sealing of the joints with mastic. The panels were, in fact, already finished in the factory: the outer surface incorporates a layer of pink color aggregates (from stones and bricks) while the inner surface is plastered, the possible space for the frame is arranged in the casting”.

     

    Cultural & aesthetic

    “Il progetto assume come dato iniziale la costanza della qualità dello spazio eliminando la differenziazione fra gli spazi del lavoro, dei servizi e quelli direzionali. Ciò giustifica anche la persistente immagine del pannello di rivestimento che continua omogeneo per tutto l’esterno. Si tratta di un tamponamento “tridimensionale” che sembra fare riferimento più alle costruzioni aeronautiche che all’edilizia (Burkhardt, 2010). Il suo risvolto nella parte superiore porta alla risoluzione verso l’interno della conversa per l’acqua. I pannelli inoltre sono vincolati in modo da non toccare terra e marcano tutto il perimetro di fondazione con un forte valore d’ombra; è questo particolare, unitamente alla scomparsa della linea di gronda, che riconduce i volumi all’idea della carrozza ferroviaria – memoria confermata anche dalla forma del serramento integrato” (Bona, 1988).

     

    The project takes as its starting point the constancy in the quality of the space, eliminating the differentiation within areas for work, services and administration. This also justifies the persistent image of the cladding panel that continues homogenous throughout the facade. It is a “three-dimensional” cladding that might refer to an aeronautical rather than architectural construction (Burkhardt, 2010). His curved shape at the top lead also to the solution for the water drainage on the roof. The panels are anchored at the top so that they do not touch the ground, marking the perimeter of the building with a strong shadow value at the base; this detail, together with the disappearance of the eaves, evokes the idea of a railway carriage – remind confirmed also by the shape of the integrated windows (Bona, 1988).

     

    General assessment

    L’edificio è oggi sede dell’azienda Geico. Le facciate sono state interamente intonacate, con una tinteggiatura di colore rosso.

    The building is now the headquarter of the company Geico. The facades have been completely plastered with red coating.

  • Riferimenti Web Web references

    http://www.architetturadelmoderno.it/scheda_nodo.php?id=601

  • Riferimenti bibliografici Bibliographical references

    • A. Mangiarotti, Prefabbricazione ed eleganza formale in uno stabilimento industriale a Cinisello Balsamo, L'industria Italiana del cemento, AITEC, n.9, 1973
    • Bona E. D., Mangiarotti, Genova: Sagep, 1988
    • Burkhardt F., Angelo Mangiarotti: opera completa, Milano : Motta architettura, 2010
  • Compilatore Rapporteur

    MV. S.

  • Data di compilazione Editing date

    2015

  • Galleria di immagini Visual material